Età nuragica

Nuraghe Sellersu

La civiltà nuragica ha lasciato importanti e significativi segni nel territorio bariese. Abbiamo i resti di ben 14 complessi archeologici costituiti da nuraghi singoli o veri e propri piccoli villaggi. Alcuni si trovano ancora in buon stato di conservazione, altri invece risultano difficilmente identificabili. La distribuzione è abbastanza omogenea nel territorio: 6 nuraghi sorgono sulla giara di Teccu (Moru, Zinnibiru, Sellersu, Niedda Puliga, Ibba Manna), 4 sono ubicati nella piana costiera (Boschinu, Lurcuri, Mindeddu e Foxi), altri 4 distribuiti sulle modeste alture dell’entroterra barese (Crastu, Mattalè, Puliga e Generarci).

Si tratta di costruzioni megalitiche di forma tronco-conica, ottenute mediante la sovrapposizione a secco di enormi massi che si restringono verso l’alto fino ad ottenere una copertura ad ogiva del tipo a falsa cupola o tholos. Si tratta di vere e proprie fortezze o castelli, punti di vedetta per presidiare e controllare, da invasioni esterne, terreni coltivati o pascoli. Si ha, in questo frangente, l’introduzione di un nuovo tipo di sepoltura collettiva detta Tomba dei Giganti, le cui tracce si trovano in località Bilixedu e Fragori. Sono costituite da grossi massi infissi verticalmente sul terreno per delimitare una vasta area pressoché rettangolare, dentro la quale venivano inumati numerosi cadaveri, posti in posizione fetale. La sepoltura veniva poi ricoperta col terriccio o con un grosso lastrone orizzontale.
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