Età prenuragica

Domus de janas Pizz'e Monti

Le testimonianze più antiche della presenza umana sul territorio di Barisardo si fanno risalire al Neo-Eneolitico. Mentre non è rimasta alcuna traccia delle abitazioni, a causa del materiale deperibile utilizzato, è certo che i prenuragici praticassero il culto dei morti e delle divinità.

Testimonianze importanti sono le domus de janas presenti in località Pirarba, Funtana su Rettore, Ibba Manna, Gib’e Scorca, Pizz’e Monti. Si tratta di piccole grotte scavate nelle pareti rocciose o in grossi massi erratici, spesso raggruppate in complessi, che servivano come tombe collettive per l’inumazione, insieme al corredo funebre, di personaggi importanti. Erano spesso di piccole dimensioni, di tipo a forno, con una o più camere. Altra testimoninanza del periodo prenuragico sono i numerosi menhirs o perdasfittas, blocchi granitici a sezione tondeggiante alti fino a nove metri, rinvenuti nel complesso archeologico Lurcuri. Questi enormi blocchi si trovavano solitamente nei pressi dei villaggi o nei crocicchi, e presumibilmente rappresentavano antichi luoghi di culto in onore della Dea Madre o della fertilità maschile.
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